mercoledì 5 dicembre 2012

Le botteghe dei furbetti del quartierino

Come molti sapranno è operativo nella frazione il recupero e rilancio dei negozi di vicinato.
Molti negozianti hanno aderito e hanno promosso una raccolta fondi per le scuole del territorio.
Con un acquisto presso i negozi del circuito, lo scontrino fiscale da essi rilasciato vale come "cumulo" per aumentare il valore dei fondi che verranno dirottati per i nostri - e vostri - figli. Tale scontrino puo' essere poi depositato nei contenitori posti all'entrata degli edifici scolastici.

Qualche riflessione...
a) lode e onore a chi ha aderito
b) stima per chi, anche se non ha aderito, cerca di sopravvivere con il proprio negozio ad una realta' commerciale sempre piu' faticosa
c) biasimo e vilipendio per quei negozi che, in barba a quelli che cercano di farcela onestamente, continuano a vendere senza scontrino o ricevuta, danneggiando non solo la competitività di chi vende nel rispetto della legge, ma danneggiando sempre e soltanto la cittadinanza tutta (in base alla nota equazione [meno tasse per loro = piu' tasse per noi]

Continuiamo a parlare di legalita', a riempirci la bocca di etica, a volere un paese migliore per i nostri figli? Pretendiamo, almeno, che tutti contribuiscano alla collettività attraverso i propri guadagni.

Lo scontrino fiscale non è un pezzo di carta qualsiasi, non è ne' un pre-conto ne' una strisciata di bilancia elettronica: sopra ci deve essere scritto "scontrino fiscale" o una sua abbreviazione, e la sigla MF un po' di traverso, in fondo, che sta a significare "misuratore fiscale" , come questo qui sotto.
Iniziamo dalle piccole cose, se vogliamo cambiare il piccolo mondo nel quale viviamo.